Sposissimi By Prescendi – La storia di una famiglia
Sposissimi By Prescendi – La storia di una famiglia
“Davanti alla casa dei miei genitori non c’era la strada, ricordo solo un sentiero di sabbia bollente dove d’estate si respirava polvere. Sono nata in un’epoca a dir poco difficile: era il 5 maggio del 1940 e quindi i conti di quanti anni ho oggi sono davvero facili. I miei genitori erano commercianti e da loro ho imparato l’arte della dedizione e del commercio. Oggi, dopo 80 anni ancora mi sento legata al mio lavoro come una parte fondamentale della mia giornata”.
Qui tutto nasce
Sono le 5 del pomeriggio a Taglio di Po, nella sede Sposissimi & Co. e Rosanna mi guarda con uno sguardo un po’ curioso e davvero stranito. La sto portando via ai suoi pizzi e merletti e le ho dovuto promettere di lasciarla libera in meno di mezz’ora.
Mi sorprende subito il fatto che mi dica quanto NON le piaccia stare al centro dell’attenzione e mi suona davvero incredibile visto che lei incarna, a detta proprio di tutti, un indiscusso ruolo di Leader nel settore della produzione e vendita degli abiti da sposa.
Tutto nasce nel 1962.
“Io ero e volevo essere solo una semplice sarta” mi dice subito “ ricordo il mio primissimo lavoro per cucire dei cuscini chiamati Il sonetto per Umberto Maggi e per 10 anni mi dedicai ad un’attività di pulitura a secco che aprii con mia cognata Graziella”
Poi la svolta
Due anni dopo, accompagnata dalla cognata Graziella, Rosanna prende il pullman per la allora lontana Torino e acquista le sue prime 4 macchine elettriche per maglieria. Erano all’epoca di ultimissima generazione e ci tiene a dirmi “di marca Coppo” !
Inizia così l’avventura come magliaia, dapprima in una stanza-laboratorio a casa dei suoceri e successivamente al piano terra della sua attuale abitazione in via Petrarca.
Il matrimonio, la nascita delle 3 figlie e la costruzione della sua grande casa con il marito Davide, consulente finanziario, segnerà un momento imprescindibile per realizzare l’indissolubile legame famiglia-lavoro
24 h – 7 to 7
È il 1976 e una nuova era sta per sorgere, con un’attività aperta 24/24 e 3 figlie che stanno crescendo Paola (13) Elena (11) e Milena (3), Rosanna decide che il suo business deve evolversi in qualcosa di diverso.
Decide quindi di acquistare un negozio al piano terra del palazzo ad angolo in via Roma con laboratorio + area per la vendita diretta di maglieria che chiamerà, su consiglio di sua figlia Elena 365 Modi di Vestire la Maglia
In quegli anni poi inserirà anche diverse linee di abbigliamento elegante e si dedicherà sempre più alla realizzazione di capi unici dipinti a mano sia in tessuto che in pelle e camoscio, grazie anche al talento di Rita, che dopo aver collaborato per molti anni con Rosanna, oggi gestisce con successo la sua attività a Porto Viro – Vogue by Rita Riganello.
Anni ‘80
Nasce ufficialmente Rosanna Prescendi Snc in quello che diventerà poi il Palazzo Prescendi
“Ricordo benissimo che l’idea di inserire gli abiti da sposa nacque da mio fratello Raniero” sorride compiaciuta Rosanna nel ricordare un episodio che segnò davvero una tappa fondamentale per il suo successo.
“Fu lui (Raniero) che ebbe l’intuizione di farmi vendere gli abiti da sposa, perché voleva vendere le bomboniere nel negozio accanto, dedicandoci insieme alla tradizione della cerimonia. Fu già allora molto lungimirante, ma d’altronde mio fratello era sempre stato un gran commerciante, con il fiuto per gli affari”
Così partirono per fare il primo campionario di abiti da sposa a Castiglione delle Stiviere (MN) da Atelier Aimé per poi andare in Puglia da Costantino Couture e da tanti altri fornitori che sono ancora oggi famosissimi brand del settore della cerimonia.
Anni ‘90
Lavoro e Famiglia diventano un must per Rosanna. Siamo nei mitici anni ‘90 delle supermodels, del marketing della moda e del concetto di lusso etico spiegato da Vogue.
Tutto si realizza con facilità e prende il volo verso l’alto. Il piccolo negozio ad angolo di via Roma si allunga fino all’ultimo piano di ciò che diventerà un’istituzione: Il Palazzo Prescendi.
“È un sogno che si è trasformato in realtà in maniera così… molto naturale ” dice Rosanna “le mie figlie hanno deciso di lavorare nell’azienda di famiglia e così abbiamo pensato di fondare la Rosanna Prescendi & Co” Con Paola, Elena e Milena (che nel frattempo si sta laureando all’Istituto Europeo di Design di Milano e che diventerà a tutti gli effetti la stilista della Maison). Il piccolo laboratorio diventa il primo importante Centro Sposi del Veneto con:
- piano dedicato al reparto sposa
- piano dedicato al reparto sposo
- piano dedicato ad una grande e attrezzata sartoria
- piano terra dedicato alla cerimonia e al servizio reception per l’accoglienza
Famiglia
Gli anni del Nuovo Millennio si impongono sulla modernità di un’azienda e nasce Sposissimi & Co, ora situato in via Kennedy a Taglio di Po.
“La soddisfazione di avere avuto prima i miei figli e ora nipoti che gestiscono e tramandano i valori della mia azienda non ha prezzo”
Cosa vorresti far capire con la tua storia?
“Vorrei dire ai giovani imprenditori di oggi di non avere paura, io a ottant’anni ho ancora tanta voglia di fare perché amo veramente quello che faccio. Nella mia vita ho sempre lavorato anche di notte, anche con le bambine piccole, perché volevo dare loro un futuro ma soprattutto lasciare loro un messaggio.”
Qual è il messaggio che vuoi lasciare?
“Non abbiate paura di lavorare, di impegnarsi sempre in quello che si fa, il segreto è fare acquisti oculati e mai il passo più lungo della gamba”
Come possiamo recuperare i veri valori legati al matrimonio?
“Lavorando sui vecchi e solidi ideali, quelli legati alla profondità dell’affetto che può legare una coppia per molti anni” poi ride, è entrato Davide suo marito che la guarda con affetto e le dice “ sei sicura di non aver dimenticato nulla?”
“Ma che ore sono?”
“Caspita! Sono già le 20… zia” rispondo io un po’ imbarazzata.
Rosanna si alza velocemente dalla sedia “Ora devo tornare dai ricami e merletti delle mie sposine!”
“Ti perdono solo perché sei mia nipote… e… magari torna domani perché voglio raccontarti di quando sono andata in Cina a comprare la seta”