L’abito da sposa nella tradizione delle religioni
L’abito da sposa nella tradizione delle religioni
MATRIMONIO CRISTIANO CATTOLICO
Il VALORE DELL’ ABITO DA SPOSA
L’abito nuziale rappresenta un sacramento. Ecco perché l’abito per la sposa racchiude in sé una scelta legata ad un momento importante e profondo. L’abito da sposa simboleggia anche inconsapevolmente un desiderio di esprimere purezza, che un tempo indicava la verginità. Oggi è certamente sempre più raro riscontrare questo significato, ma esiste comunque il desiderio di rappresentare una relazione pura e autentica. Il vestito bianco in un certo senso proietta la nostra aspirazione a vivere un amore grande, unico e santo. La santità viene espressa proprio dal colore bianco che rappresenta per i cristiani la trasfigurazione di Cristo oltre ad avere una stretta corrispondenza con il battesimo.
Il giorno del battesimo infatti indossiamo una vestina bianca. Vestina che simboleggia la rinascita a vita nuova con Gesù. Il matrimonio è molto simile in questo senso. Il vestito bianco rappresenta nel rito del matrimonio un rinascere nuovamente, in nuova identità, come coppia indissolubile e legata alla sacralità. Un mistero custodito gelosamente in un abito che ha insito un alto valore divino.
L’ABITO DA SPOSA NELLE DIVERSE CULTURE DEL MONDO
MATRIMONIO ISLAMICO
La sposa musulmana araba predilige l’abito di colore bianco all’occidentale ma decisamente più ricamato anche se molto castigato : le uniche parti del corpo visibili dovranno essere solo le mani e il viso. Durante la festa la donna cambierà anche fino a 7 abiti! Come da tradizione la futura sposa viene decorata su mani e piedi con l’henné, un rituale che porta fortuna e fertilità. Il giorno del matrimonio la sposa viene cosparsa di essenze profumate. Gli insegnamenti coranici consigliano di ispirarsi alla semplicità anche se spesso le spose indossano i gioielli regalati dallo sposo in occasione della loro unione.
MATRIMONIO INDUISTA
Il matrimonio indù, ovvero Vivana esprime sempre un enorme fascino di saggezza millenario con rituali e festeggiamenti che durano circa 5 giorni. Viene considerato un sacramento solenne che unisce le famiglie e ripaga il proprio debito con gli antenati. Lo sposo viene scelto dalla famiglia, mentre è la famiglia della sposa che sostiene i costi della cerimonia.
LA VESTIZIONE
L’abito da sposa indiano tradizionale è il Sari ovvero “striscia di panno” . Nelle zone settentrionali dell’India i colori caratteristici del SARI sono il rosso per buon auspicio e il verde come simbolo di fertilità, ma anche arancio, giallo e altri colori molto accesi tipici della tradizione indù. Il sari viene abbellito con elementi d’oro e composto da 16 pezzi che includono trucco, gioielli e vestiti.
Il più riconoscibile è il Maang Tikka: il gioiello indossato sulla fronte ,ma la sposa indossa anche le Haar: collane di oro e diamanti con disegni molto elaborati. Sulle mani e sui piedi la sposa mostra elaborate decorazioni all’henné mentre ai piedi indossa il Payal: una cavigliera con campanelli e un anello sul secondo dito del piede detto Bichuas ad indicare che la donna è sposata Le spose indiane coprono la testa con un velo per simboleggiare verginità e modestia.
Durante la cerimonia si scambiano con lo sposo ghirlande di fiori, yogurt e miele, noci e cocco come offerte gettate nel fuoco sacro che arde. Lo sposo che indossa un turbante tradizionale ornato di fiori pone una polvere rossa sulla fronte della sposa a simboleggiare la sua nuova condizione di donna sposata.
MATRIMONIO EBRAICO
L’abito da sposa è rigorosamente bianco, lo sposo può indossare un kittel o un tallìt. Il matrimonio ebraico è un rito molto antico, legato a suggestive tradizioni e ricco di usanze e simbologie. Molte le regole cui attenersi affinché sia possibile sposarsi secondo la tradizione ebraica. Ad esempio :
- il matrimonio deve avvenire tra due persone che professano lo stesso credo
- non può essere celebrato durante lo Shabbat vale a dire dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato.
- Inoltre non lo si può celebrare nemmeno durante le
- festività religiose
- la Pasqua ebraica
- le ultime tre settimane dell’estate.
I RITUALI
Il bagno rituale della sposa= rinascita
Si tratta di un bagno compiuto all’interno di una vasca detta Mikvè, contenente acqua piovana, o acqua di fonte. Il rito ha un significato del tutto simbolico. Rappresenta infatti la rinascita della sposa alla nuova vita matrimoniale che l’aspetta.
La cerimonia=sinagoga e chuppah
La cerimonia viene professata dal rabbino solitamente nella Sinagoga con il caratteristico chuppah o huppáh ovvero un baldacchino che rappresenta la casa degli sposi , sorretto da quattro pali e un telo che può essere bianco, rosso, con bordature oro e a volte adornato con alcuni fiori del bouquet della sposa.
Ketubah =obblighi del marito
Durante il sermone pronunciato dal rabbino verrà benedetto un calice di vino. dal quale berranno gli stessi sposi. Nel matrimonio ebraico non è usanza scambiarsi gli anelli, però lo sposo consegnerà al rabbino un anello e seguirà nella lettura del Ketubah. Si tratta di un documento contenente soprattutto obblighi del marito nei confronti della moglie, che dopo essere stato firmato verrà conservato dalla sposa e da da due testimoni che non devono avere alcun legame di sangue con gli sposi.
Il bicchiere frantumato = distruzione del tempio
Quasi alla fine della cerimonia il rabbino pronuncerà su un secondo calice di vino, le sette benedizioni che proteggeranno il matrimonio. Gli sposi berranno nuovamente dal calice che infine verrà poggiato a terra e calpestato dalla sposo per mandarlo completamente in frantumi. Anche questo gesto ha un forte carattere simbolico. Rappresenta infatti la consapevolezza che nessuna cerimonia può considerarsi completamente lieta, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme e l’allontanamento dalla terra Santa del popolo ebraico.
Yichud e Challah = unione della coppia
Un anello in oro giallo acquistato dallo sposo che verrà donato alla sposa al termine della cerimonia. Questo ’anello simboleggia l’amore eterno che legherà la coppia e la protezione che la sposa riceverà dal marito all’interno del matrimonio.
Alla fine della cerimonia gli sposi si ritirano in una stanza privata, lontana da occhi indiscreti, per il rito della Yichud (unione). quest’ultimo consiste nel consumare in privato un consommé. Terminata la Yihud si darà il via al ricevimento, dopo aver benedetto la Challah, il tradizionale pane intrecciato che simboleggia l’unione delle due famiglie.
Balli e tradizioni
La cerimonia è finita e gli sposi, con tutti gli invitati, possono finalmente godersi il giorno più bello della loro vita. Ricordiamo solo l’ultima delle tante tradizioni di un matrimonio ebraico, la danza della Hora. Si tratta del tipico ballo nel quale gli sposi vengono issati sulle sedie e a tempo di musica, vengono portati in giro, mentre reggono i lembi dello stesso fazzoletto
MATRIMONIO BUDDISTA
La sposa deve rinunciare al classico abito bianco che per i buddisti è l’abito usato per le celebrazioni funebri. L’outfit della sposa e dello sposo dovrà essere quindi molto semplice ed essenziale ad esaltazione della spiritualità dell’anima. Tutto si basa sull’interiorità percui la cerimonia, che si svolgerà al tempio, sarà semplice e composta. Il matrimonio buddista avrà come sottofondo canti e preghiere e l’immancabile l’incenso che ha la funzione finale di benedire gli sposi.
Il matrimonio buddista va oltre la religione ma è incentrato sulla spiritualità che si collega all’unione di due anime che non muoiono mai. NON è’ un vero e proprio sacramento, infatti in italia non è riconosciuto, ma una scelta libera di due persone innamorate che vogliono unire le loro vite. Per i buddisti l’amore è libertà e l’unione è solo l’esternazione di un amore già approvato da Budda.
MATRIMONIO CRISTIANO:
- PROTESTANTE
- ORTODOSSO
Il rito cattolico è sicuramente il più diffuso nel nostro paese, ma esistono altre importanti confessioni religiose anche se minoritarie, poco conosciute e poco professate in Italia.
RITO CRISTIANO PROTESTANTE
Uno dei maggiori temi trattati del XVI secolo in seguito alla famosa Riforma Protestante ad opera di Martin Lutero riguarda proprio il matrimonio.Le chiese protestanti sono per esempio luterane, battiste, evangeliche e anglicane.
Tra le differenze essenziali rispetto al rito cattolico ricordiamo:
- Assenza dei vincoli è da attribuirsi principalmente alla scelta della location per la celebrazione: non ci sono chiese o luoghi particolari
- Nessun vincolo per la scelta del giorno, fatta eccezione per le principali festività religiose.
- La celebrazione è breve:
- benvenuto agli invitati
- lettura di alcuni passi della bibbia
- dichiarazione di volontà degli sposi
- scambio delle promesse e anelli
- benedizione della coppia
- Il padre che accompagna la sposa (o chi per esso) rimarrà a fianco della sposa fino a che il pastore non pronuncerà la frase “chi offre questa donna?”
- La partecipazione degli invitati è molto attiva, non ci sono preghiere ma frasi lette ed interazioni spontanee tra persone presenti e l’officiante con canti e inni
IL MATRIMONIO CRISTIANO ORTODOSSO
La religione ortodossa nasce insieme alla cattolica dall’unico ceppo cristiano, il termina deriva dal greco: όρθος “corretto” e δόξα “opinione” ed è bene ricordare che esistono tra le due notevoli differenze:
- preti e diacono possono sposarsi
- Il papa non è il padre della chiesa ma il patriarca
- il rito sancisce che l’unione della coppia sia oltre la morte, all’infinito
LA CELEBRAZIONE
- Il fidanzamento: i due sposi si presentano davanti al prete, lui in abito formale e lei in abito da sposa a sua scelta tra semplice o sfarzoso
- Gli sposi tengono in mano dei ceri e vengono benedetti
- Il prete infila le fedi all’anulare degli sposi che poi vengono scambiate ripetutamente per simboleggiare un reciproco scambio di arricchimento.
- L’incoronazione: dopo il fidanzamento, gli sposi si sistemano su un tappeto e il prete pronuncia 3 preghiere e unisce le mani degli sposi, spesso legandole con un nastro e pone delle corone sul capo degli sposi. Anche in questo caso, le corone vengono scambiate 3 volte.
Questo elemento influenza di certo l’outfit della sposa, che NON indosserà veli ingombranti. Al termine della cerimonia, il prete porge una coppa di vino benedetta ai due sposi, che ne bevono un sorso e poi procedono a camminare per 3 volte nella chiesa, in una sorta di processione. Solo alla fine verranno sciolti i nastri che legano le mani dei due coniugi