La storia di Monia
La storia di Monia
I messaggi delle spose
Introduzione
Tutti gli invitati se ne sono andati, vorrei dire finalmente, ma non ho il coraggio. Sono esausta e anche alquanto spettinata, ma felice che sia finito tutto! Mi sento un po’ in colpa a pensare queste cose perché ci ho lavorato davvero molto affinché tutto fosse perfetto, al mio matrimonio.
Quando ancora non pensavo a niente, tutto ha preso forma un freddo sabato di gennaio.
I preparativi
Sono le 3 del pomeriggio ma è gennaio e sembrano già le 9 di sera. Questa nebbia permea il tutto e Marghera sembra sparire, ma io non ho tempo per lamentarmi e devo sbrigarmi: oggi ho un appuntamento per vedere degli abiti da sposa e devo fare un tratto di Romea. L’idea non mi piace affatto, guidare fin laggiù mi preoccupa, però voglio andarci lo stesso. Mi hanno detto che il Centro Sposi è molto bello e con una grande scelta di abiti. Marco non verrà perché lavora anche di sabato (i traghetti a Venezia mica stanno fermi con la nebbia). “Mamma sbrigati!” Mia mamma è in macchina, finalmente ingrano la marcia e si va.
La scelta
Erano 3 anni che Marco mi chiedeva di scegliere una data per sposarci, ma io ancora non avevo deciso. Il mio carattere così schivo e introverso mi ha sempre reso indecisa. Figuriamoci se mai potevo scegliere il MIO vestito da sposa in un baleno! “Sciocca” penso guardando in faccia una sorridente ragazza vestita elegantemente di nero che mi ha accolta in atelier.
“Mi sto facendo un’idea, ma ancora non ho la data” dico io seduta su una comoda poltroncina beige e rosa cipria in un grande camerino con gli specchi. “Sai” dice lei “l’abito da sposa è come un colpo di fulmine”. Mi giro e guardo mia madre. È seduta accanto a me e lei già sa cosa sto pensando, alza un sopracciglio e rimane lì rassegnata e in silenzio.
“Tranquilla, ora iniziamo” dice la commessa ”iniziamo a capire prima di tutto cosa ti piace” “preferiresti un modello largo/romantico oppure semplice e scivolato? Ti piace il pizzo, la scollatura a cuore, lo strascico lungo?” e fu così che la mia mente prima schiva, si lascia trasportare in un mondo che mai avrebbe pensato. Una dimensione totalmente romantica, pomposamente soffice e di macramé, ricca di sottogonne in tulle e morbida come lo chiffon. Mi guardo in quel grande specchio incredula, candidamente vestita nel Mio abito principesco e mai come allora mi sono sento così fiera e audace.
Il mio matrimonio
Il 29 maggio è arrivato in un baleno e ora mi trovo a cavalcare la più grande onda della mia vita. Intravedo mia mamma piangere nel suo splendido abito turchese che abbiamo scelto insieme qualche giorno dopo la MIA scelta. Che emozione vedere tutta la mia famiglia qui e così elegante.
Sento il cuore battere a mille, chiudo gli occhi e rivivo ancora le voci di Elena, Milena e Rosanna “sei bellissima Monia”. Ora vado dal mio Marco, è lì nel suo mezzo tight che mi aspetta sorridente, forte e fiera come la regina di questa immensa vita che mi aspetta.